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martedì 29 settembre 2020

La sinistra mondialista quinta colonna del nuovo Ordine Mondiale

 

di: Luciano Lago


Come si è ampiamente dimostrato dalla involuzione del sistema politico per gli eventi degli ultimi decenni, i politici della “Nuova Sinistra mondialista” sono i migliori servitori della borghesia, in quanto sono stati in grado di diluire in un mucchio di rivendicazioni retoriche e scomposte quello che era l’aspetto essenziale del vecchio marxismo originario: la lotta di classe.

 
Tutti questi totem ideologici diffusi dalla propaganda liberal progressista, come l’identità di genere, il femminismo, l’omofobia e il multiculturalismo, sono in realtà i sostituti del vecchio mito marxista della lotta di classe, un surrogato con cui è adulterato il vero problema rivoluzionario del nostro tempo: la lotta dei popoli contro il capitalismo internazionale.

mercoledì 6 novembre 2019

Il mondo del caos



di: Enrico Marino

Il travestimento sfoggiato da Grillo sul palco del convegno del M5S a Napoli, al di là dell’ennesima conferma della politica-spettacolo incarnata dal comico, è soprattutto la tragica rappresentazione di una concezione del mondo disumanizzante e distopica.

Dietro la maschera del pagliaccio, infatti, emergono i tratti più angosciosi di alcune derive comuni alle democrazie contemporanee, manipolate e distorte dall’asservimento ai dogmi del neoliberismo radical progressista.

giovedì 24 ottobre 2019

La società della velocità senza futuro



di: Roberto Pecchioli

Nel futuro, chi vorrà descrivere le caratteristiche del nostro presente avrà l’imbarazzo della scelta. Tempo della tecnologia, del superamento dell’umano, dell’illimitato, della privatizzazione del potere, dell’informatica. Ma anche dell’istante, della rapidità, del cosiddetto “tempo reale”. E’ la dromocrazia, il potere della velocità che rimpicciolisce lo spazio e illude di estendere il tempo. 

Dromocrazia è un termine introdotto da Paul Virilio, singolare figura di autodidatta, architetto, urbanista e filosofo francese, scomparso a 86 anni nel 2018. Figlio di un comunista italiano e di una devota bretone, scelse a 18 anni il cattolicesimo, cui restò fedele per tutta la vita. La dromologia da lui fondata è la scienza e la logica della velocità, studiata in relazione al potere e con riferimenti all’arte, all’architettura, ai trasporti, all’urbanistica, alla guerra. Un brano del suo primo libro, Bunker Archeologie è illuminate: “chi controlla il territorio lo possiede. [Esso] non riguarda le leggi o i contratti, ma principalmente la gestione del movimento e della circolazione.

venerdì 10 maggio 2019

La futura umanità nell'inferno del trasumanesimo







di: Roberto Pecchioli


Trasumana significa per verba non si porìa. Non si può spiegare a parole il senso dell’oltrepassare la condizione umana. Così risponde Piccarda Donati a Dante nel III canto del Paradiso, interrogata sull’ esperienza spirituale della visione beatifica di Dio; il Medioevo guardava e pensava costantemente a Dio. Centro della modernità orgogliosa fu l’uomo divenuto adulto, teso verso il progresso. La post modernità, nel suo viaggio verso l’oltre, si spinge più in là. Protendersi oltre l’umano non significa più, come per Dante, trascendere, ma oltrepassare, correre “avanti”. Dall’uomo all’oltre uomo, corda tesa tra l’animalità bruta e l’uomo “aumentato”, fuso, incorporato in un progetto tecnoscientifico che dà i brividi.

giovedì 2 maggio 2019

La libertà come veleno della società odierna












Anche nel passato, noi fummo i primi a gettare al popolo le parole d'ordine: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza. Parole così spesso ripetute, da quel tempo in poi ,da pappagalli ignoranti accorrenti in folla da ogni dove intorno a quest'insegna. Costoro, ripetendole, tolsero al mondo la prosperità e all'individuo la vera libertà personale, che, prima, era stata così bene salvaguardata, impedendo alla plebaglia di soffocarla.

I Gentili, sedicenti dotti ed intelligenti, non percepirono quanto fossero astratte le parole che pronunciavano, e non si accorsero che queste parole non solo non si accordavano fra loro, ma si contraddicevano addirittura.

 

da: Protocollo 1 i protocolli dei savi anziani di sion



Libertà mal compresa.

Il significato astratto della parola Libertà, rese possibile di convincere le turbe che il Governo non è altro che un gerente rappresentante il possessore- vale a dire la Nazione -; e pertanto può essere messo da parte come un paio di guanti usati. Il fatto che i rappresentanti della Nazione possano essere destituiti, li diede in nostro potere e fece sì che la loro nomina è praticamente nelle nostre mani.

da: Protocollo 1 i protocolli dei savi anziani di sion




di: Emanuele Franz


Oggi viviamo nell’epoca della libertà e mai come negli ultimi 70 anni abbiamo assistito a un vero e proprio culto della libertà come quello che oggi si consacra nel mondo occidentale. Vi sono manifestazioni per le libertà individuali, per la libertà di qualsiasi gruppo di persone, animali, collettività e per la libertà dei popoli. Vi sono statue della libertà e feste della liberazione. Allignano parole come liberismo, liberalismo, libertà di parola, di circolazione, di espressione, di manifestazione, di voto, e così via. Ma libertà da che cosa? Liberazione da
che cosa?

lunedì 4 febbraio 2019

Fenomenologia del Radical Chic (2° parte)






di:Roberto Pecchioli

Il neo borghese progressista, libertario e, si perdoni l’ossimoro, moderatamente radicale, vive a una sola dimensione, l’eterno presente di cui parlava un curioso filosofo marxista di origine russa che operò per decenni al servizio riservato della Francia, Aléxandre Kojéve. Il paradosso che intuì fu la progressiva animalizzazione dell’uomo, contrappunto della globalizzazione e dell’affermazione della democrazia capitalistica. Secondo Kojéve, si stava verificando la fine dell’agire storico dell’uomo europeo e occidentale nella direzione di uno Stato universale omogeneo, di cui le classi alte sono banditrici.

giovedì 31 gennaio 2019

La democrazia come strumento di invasione


nota personale:

La democrazia altro non è che la tirannia di chi ha i soldi,  e nessuno ha più denari di chi li crea dal nulla, cioè i banchieri internazionali, che hanno privatizzato gli stati facendone dei loro feudi e i popoli dei loro vassalli.
Il mito della democrazia da tempo propagandato come libertario è la stessa soluzione delle monarchie o degli stati cosiddetti tirannici, l'unica differenza effettiva è che negli stati monarchici  il monarca per difendere se stesso doveva proteggere la nazione, le élite finanziarie spolpano i popoli e le nazioni  imponendo la rovina economica e morale.
La democrazia è la peggiore tirannia di tutti i tempi.

white wolf


Il principale nemico dell’umanità negli ultimi decenni non è stato il terrorismo ma la Santa Democrazia. Così si potrebbe dire, se si credesse davvero nella Santa Democrazia e non la si ritenesse una maschera e un pretesto.
  Questa maschera e questo pretesto sono stati utilizzati per condurre le guerre dell’Impero, quelle palesi e quelle occulte. Sono stati utilizzati per giustificare embarghi e boicottaggi e distruggere l’economia dei Paesi refrattari all’Impero e il benessere dei loro popoli; per bombardarli e invaderli; per condurre in tutto il mondo campagne di propaganda contro gli Stati che cercavano di sottrarsi alla colonizzazione occidentale e alla rapina delle loro risorse.

martedì 22 gennaio 2019

La propaganda mondialista contro il maschio europeo




di: Roberto Pecchioli

Uno spettro si aggira per l’Occidente: lo spettro del maschio. Tutte le potenze dell’Occidente si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro. Per riflettere sull’assurda lotta ingaggiata contro il sesso e l’universo maschile, siamo costretti a parafrasare il celeberrimo incipit del Manifesto del Partito Comunista di Marx e Engels, che Umberto Eco, genuflesso in adorazione del suo idolo, considerò “un formidabile colpo di timpano, come la Quinta di Beethoven”. 
Oggi assistiamo sbigottiti a una crociata contro il maschio e il maschile, colpevole di ogni male del mondo, un essere intrinsecamente malvagio, prevaricatore, violento, da rieducare con le buone o le cattive, ma innanzitutto da ri-costruire attraverso la vergogna, persino l’odio di sé. 

mercoledì 9 gennaio 2019

VIDEO: la guerra contro il mondialismo





La guerra contro i criminali delle democrazie non è mai finita, contro gli usurai internazionali, contro gli schiavisti dell'umanità intera. Il mondo potra risorgere insieme alla libertà, solo quando questi fatti saranno riconosciuti come il più grande pericolo per ogni uomo e per il pianeta stesso.

martedì 8 gennaio 2019

Il problema contro cui dovrebbero unirsi tutti





di: Enrico Gatto

Tenerli sotto controllo non era difficile. Perfino quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento (il che, talvolta, pure accadeva), questo scontento non aveva sbocchi perché privi com’erano di una visione generale dei fatti, finivano per convogliarlo su rivendicazioni assolutamente secondarie. Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi.

(George Orwell, 1984).

Il neoliberismo, che è la base economica del moderno capitalismo assoluto (speculativo-finanziario), va necessariamente compreso per inquadrare le attuali dinamiche socio-politico-economiche e poiché costituisce quello che viene definito Pensiero Unico (che sostiene il primato dell’economia sulla politica).

martedì 20 novembre 2018

La vera natura pagana dell'Europa




di : Mauro Likar

La Struttura spirituale e psichica d’ogni Europeo che sia davvero tale, anche dopo duemila anni di suggestione, perversione, ed oppressione ebraica, giudeo cristiana, ed islamica, è rimasta “naturaliter pagana”. L’eresia ebraica ed essenico-ebionita, detta cristianesimo, dilagando come un virus mutageno nelle due grandi aree culturali e spirituali dell’Antica Europa: l’Ellenico-Romana, e la Celtico-Germanica, ha modificato opportunisticamente il proprio radicale monoteismo, dandosi le sembianze esteriori di un più facilmente accettabile Politeismo Isiaco, ripreso dall’Egitto e focalizzato sul culto di Tre identità divine distinte: il Dio Padre Osiride, il Dio Figlio, Horus, e Lo Spirito Santo o Dea Madre, Iside, divenuta poi il vero centro di un culto Ecclesiale che sarebbe bene, ormai, nondefinire più Cristiano, bensì Mariano.

mercoledì 17 ottobre 2018

Lo Stupor Mundi ed il Castel del Monte, la magia del numero 8


Il numero 8, la via della perfezione e della rigenerazione spirituale ossia il doppio segno della croce o carbonchio (l’escarboucle dei Francesi, il numero di giustizia ed equità dei Pitagorici (il primo numero divisibile in due numeri ugualmente doppi). Il numero della salvezza per Claude De Saint Martin. Dotato di angoli, l’ 8 diventa un ottagono, la vera doppia quadratura del cerchio che M.Majer simbolicamente, nel suo Scrutinium Chymicum del 1687 così esprime:

martedì 14 agosto 2018

La distopia realizzata, il neoliberismo






"Infiltrarsi in tutte le classi e livelli della società e del governo allo scopo di ingannare,e corrompere i membri giovani della società, insegnando loro teorie e principi che noi sappiamo essere false."

tratto da:  I 25 PUNTI DEL PIANO ORIGINALE DEGLI ILLUMINATI DEL 1776




di: Roberto Pecchioli

L’ideologia neoliberale è l’ultimo “a priori” ammesso della nostra morente civilizzazione. Ovvio: i suoi sostenitori sono i proprietari del mondo, a partire dal sistema di comunicazione, informazione, intrattenimento, cultura. Uno dei meccanismi della visione dominante è il rovesciamento di ogni ordine naturale, tanto che si potrebbe affermare che l’Occidente contemporaneo è in lotta continua con la natura, le sue leggi, la sua perennità. Con una eccezione: l’ideologia economica, finanziaria e il suo sfondo esistenziale, unico tabù indiscutibile, ultima Thule di un mondo che gira attorno al motore immobile, il demiurgo Mercato.

venerdì 20 luglio 2018

Il delirio dei mondialisti contro le nascite e la vita



La Spina nel Fianco

Inauguriamo questa nuova rubrica dai toni irriverenti e volutamente provocatori, con una riflessione politica sull’ultima assurdità del progressismo.
La notizia è recente, la Chicco, noto marchio di articoli per bambini e neonati, ha avuto la terribile colpa di aver prodotto uno spot pubblicitario dove, con toni assolutamente scanzonati e appunto con volontà soltanto pubblicitarie, incita apertamente gli italiani a fare più figli; ” Abbiamo bisogno di bambini! Migliaia, milioni, trilioni di bambini che ci aiuteranno a crescere portando l’Italia dove è giusto che stia. Facciamolo per l’Italia ecc. “.

lunedì 25 giugno 2018

L’Italia è l’inizio della grande rivoluzione populista



di: Alexander Dugin

Questo non è un momento storico come gli altri. Questo è il momento in cui ha inizio la «grande rivoluzione anti-liberale»: quella del popolo contro le élite, del diritto del cittadino contro il diritto dell’uomo, dell’identità nazionale contro la non-identità globale. In altre parole, come spiega il filosofo russo Alexander Dugin, controverso ma notevole personaggio dell’estrema destra russa, è l’ennesimo scontro tra “civiltà di mare” (mercantile, dinamica) e “civiltà di terra” (statica, tradizionale). Scontro che in questo caso cambierà le sorti dell’Europa e, si immagina, del mondo intero.

martedì 5 giugno 2018

I padroni del discorso




"Se il pensiero può corrompere il linguaggio, il linguaggio può corrompere il pensiero."

George Orwell 1984


 
di: Roberto Pecchioli

Le parole hanno dei padroni? O meglio, qualcuno determina i significati, orienta il senso di ciò che è detto, divenendo quindi padrone del linguaggio e dei termini in cui ci esprimiamo? E’ una riflessione antica, oggetto di indagine della filologia, della linguistica e della semiologia. E’ evidente il rapporto tra parole e potere. In queste settimane di aspra polemica politica ne abbiamo la prova, a partire dalle opposte interpretazioni del nostro testo legislativo più importante, la costituzione. Ci si accapiglia sul senso di alcuni articoli della legge fondamentale della Repubblica, in particolare quelli relativi ai poteri del suo presidente. Al di là delle strumentalizzazioni, l’unica certezza è che ognuno ha buone ragioni per intendere in un senso o in un altro ciascuna delle parole che la compongono.

martedì 29 maggio 2018

Contro la casta radical chic




di: Enrico Marino

Coniò l’espressione ‘radicale chic’ per definire quei rampolli dell’alta società che appoggiano le cause più estremiste,  purché esotiche,  come mezzo per mondare  la coscienza del loro viscerale odio verso i poveri.
Il politicamente corretto, spiegava, è uno strumento di controllo di questa classe di privilegiati sui ceti più bassi.
E la Nuova Sinistra sessantottina, col ripudio della continuità generazionale con antenati e posteri, ha aperto la via all’individualismo e all’atomizzazione della società.
 (Citazione dal web)


Chi ha sempre apertamente detestato marxismo e liberismo, denunciandone i vizi e presentandoli come le due facce della medesima medaglia, certamente non s’è meravigliato per la notizia della presenza, il 5 maggio a Treviri, di Jean-Claude Junker alla commemorazione dei duecento anni dalla nascita di Marx. Ancora una volta la prova provata che, in realtà, liberismo e marxismo non sono stati mai veri nemici, ma solo coniugi litigiosi che nel corso dei secoli, però, hanno sempre trescato assieme, trovando alla fine su tutto delle convergenze inconfessabili.

venerdì 25 maggio 2018

Il Quinto Stato, la nuova plebe che non sa di esserlo




di: Roberto Pecchioli

Ho incontrato il Quinto Stato. E’ accaduto stamattina, sul presto, nel mio quartiere. In meno di mezz’ora e nel raggio di poche decine di metri, ho verificato l’esistenza del Quinto Stato. E’ qui, l’ho incontrato e perfino toccato. Conosciamo l’antica divisione della società in tre ordini, risalente al Medioevo. Il primo ordine, o Stato, era costituito dal clero; il secondo dai nobili. Il terzo, teoricamente, da tutti gli altri. La sua rappresentanza, negli Stati Generali francesi, fu affidata ai membri della nascente borghesia, che fece la Rivoluzione e seppellì per sempre il passato. Il suo vate fu l’abate Sieyès, autore di un fortunatissimo libello che incendiò la Francia all’inizio del fatidico 1789. 

mercoledì 2 maggio 2018

Il 1 maggio la festa di una sinistra che il lavoro l’ha distrutto



Roma, 1 mag – Correva l’anno 1868 quando a Chicago, e da lì in tutti gli Stati Uniti, uno sciopero di massa – fra i primi nella storia – fece incrociare le braccia e decine di migliaia di lavoratori che chiedevano migliori condizioni di lavoro e di salario. Tre anni dopo, a Parigi, la Seconda Internazionale stabilì che il 1 maggio sarebbe stata la festa dei lavoratori.

giovedì 22 febbraio 2018

Le derive del multiculturalismo





di:  Il Poliscriba

Me ne infischio della ragione che mi da il cavadenti incaricato dell’estrazione della mia anima.
Vedo che non ho più il diritto di essere me stesso, ecco tutto
 
(Maurice Bradéche)

Non abbiamo il diritto di essere bianchi, perché siamo additati come suprematisti. Non abbiamo il diritto di essere virili, perché siamo offesi con l’appellativo di maschilisti. Se le nostre budella si contorcono davanti agli indegni spettacolini improntati per farci accettare la pansessualità come un dato di fatto, dobbiamo farcene una ragione, sono soltanto i sintomi nauseabondi della nostra ri-educazione. Così come la nausea che ci assale a forza di vedere i bimbi neri malati, i migranti stipati sui barconi, il degrado delle nostre città prodotto dal mutliculturalismo, è l’effetto della cura democratica postbellica e postcoloniale alla quale i sacerdoti ecclesiastici e quelli officianti il culto indiscusso e indiscutibile della correttezza politica e di pensiero, degli atti e delle intenzioni, ci hanno sottoposto da oltre 70 anni.