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martedì 19 maggio 2020

George Soros rivela che il Coronavirus è un’opportunità per Completare I loro obiettivi




In una nuova intervista, il miliardario di sinistra ha definito la pandemia di coronavirus “la crisi della mia vita”.

Di Martin Bürger

Il miliardario di sinistra globalista e radicale, George Soros, ha indicato che la pandemia di coronavirus apre la strada a cambiamenti sociali precedentemente ritenuti impossibili, definendo questa come “la crisi della mia vita”. Soros aveva vissuto la seconda guerra mondiale da giovane.

mercoledì 18 maggio 2016

Golpe giudiziario in Brasile: la plutocrazia ha mandato in fumo 54 milioni di voti



di: Pepe Escobar

Mai nella storia politica moderna era stato così facile “abolire la gente” e cancellare in un colpo solo 54 milioni di voti, espressi in un’elezione presidenziale libera e corretta.

Dimenticatevi i brogli elettorali (1), come in Florida nel 2000. Questo è un giorno che verrà ricordato con infamia in tutto il Sud del mondo, quando una delle sue più dinamiche democrazie è stata fatta diventare, con una fragile parvenza giuridico-parlamentare, un regime plutocratico, con tutte le garanzie legali e costituzionali ora alla mercé delle corrotte elites compradore.

Dopo la proverbiale maratona, il Senato brasiliano ha votato, 55 a favore e 22 contrari, per mandare sotto processo il Presidente Dilma Rousseff, per “reati di responsabilità“, connessi a presunte “operazioni di cosmesi” del bilancio statale.

lunedì 27 luglio 2015

L’alluvione allogena segnerà l’epifania dell’Europa



Il colpo decisivo del cosmopolitismo finanziario e del mondialismo per l’annientamento etnico, culturale e sociale dei popoli europei.
“La «società» mondialistica è la «società» della massa mondiale nel mercato globale, massa amministrata e mercato regolato da una comunanza oligarchica dell’Alta finanza. C’è da chiedersi quale senso ancora abbia l’uso del termine «società» – il  cui senso proprio segnala una coesione di affinità tra esseri che divengono, appunto, «soci», in quanto di fronte a loro stanno i diversi, i difformi, gli ostili –, impiegato ormai solo per rappresentare un agglomerato di uniformi frammenti umani. C’è da chiedersi, inoltre, quale senso ancora mantenga l’umano mutilato dall’etnico.”
   (Franco Giorgio Freda)
Il precipitare vertiginoso del mondo moderno ha prodotto, nel corso della sua caduta, deformazioni pseudo-culturali, politiche ed economiche di terribile entità e contrassegnate anche da una sbalorditiva velocità.