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venerdì 4 maggio 2018

Gli USA forniscono armamento pesante all’Ucraina per riaccendere il conflitto


di:  Arkady Savitsky

Non sarà un caso se, proprio in questo periodo di massime tensioni fra Occidente e Russia, Washington ha deciso di procedere varcando quella che i russi consideravano la “linea rossa” nel conflitto con l’Ucraina. Le forniture USA all’Ucraina di armi letali porteranno ad  intensificare il conflitto  e seppellire le speranze per la pace.

venerdì 27 novembre 2015

Sull’orlo dell'abisso







di: Luciano Lago

Il mese di Novembre segna quella che si può’ considerare una svolta definitiva nei delicati equilibri che fino ad oggi hanno retto una relativa pace nel continente europeo, con le eccezioni del conflitto nella ex Yugoslavia e del conflitto in Ucraina.  La svolta viene segnata dagli attentati di Parigi del 13 Novembre e dall’abbattimento dei due aerei russi, il primo sul Sinai, un aereo civile, il secondo nel nord della Siria, per azione dei caccia turchi.

Per queste ultime due azioni appare chiaro che non si è trattato  di episodi casuali ma piuttosto di provocazioni ben studiate per provocare la reazione dell’orso russo dopo che questo aveva messo piede in Siria, bloccando momentaneamente il piano di smembramento del paese che rientra nel più’ generale piano di ripartizione del Medio Oriente che gli strateghi degli USA ed Israele stavano pianificando da oltre 15 anni.


lunedì 23 novembre 2015

Altre 9 mln. di pastiglie CAPTAGON sequestrate a diplomatico WAHHABITA (ebrei saudi)




Il Principe Abd al-Muhsen bin Walid Abdelaziz Saud
fermato a Beirut con borse e valige piene di Captagon !!



Due tonnellate di pastiglie di 'Captagon', la droga obnubilante che permette ai terroristi takfiri di FSA, Al-Nusra ed ISIS (Daesh) di rimanere sorridenti mentre tirano calci alle teste delle loro vittime decapitate, erano contenute in decine di scatoloni, borse e valige che sono state intercettate dalla sicurezza dell'Aeroporto di Beirut prima di venire caricate sul jet privato con cui il Principe Abd al-Muhsen bin Walid Abdelaziz al-Saud voleva raggiungere Riyadh.
 

giovedì 12 novembre 2015

Putin: possibile intervento militare russo in Libia e nello Yemen



Vladimir Putin, nel corso del suo discorso tenutosi in occasione del quinto “Congresso Mondiale di Compatrioti” a Mosca, ha fatto la seguente dichiarazione: “Le persone di nazionalità russa ma che non si trovano in Russia, per varie ragioni, devono essere fermamente sicure : noi saremo sempre pronti a difenderli ed a proteggere i loro interessi”. Inoltre Putin ha aggiunto: “Questo è certo anche nelle situazioni più difficili e di crisi, come accade in Libia, in Siria o nello Yemen”.


Di conseguenza il presidente russo ha approfittato della promessa di voler proteggere i cittadini russi residenti all’estero, indipendentemente da dove si trovino, per insinuare la posssibilità di un intervento russo nei conflitti in corso anche nello Yemen o nella Libia.

lunedì 9 novembre 2015

Trovato morto l’emissario russo Mikhail Lesin inviato negli Stati Uniti per la crisi dell’aereo russo abbattuto dai terroristi


Una nuova del Foreign Intelligence Service (SVR) riferisce che al Cremlino si afferma che il 5 novembre il ministero degli Esteri è stato informato  dalla Ambasciata a Washington DC che era stato loro notificato dal US Bureau of Diplomatic Security (BDS), che un connazionale russo sotto la loro protezione è stato trovato morto nella sua stanza d’albergo, da quello che dicono pensavano ad un attacco di cuore.

Secondo questa relazione, il cittadino russo sotto protezione della BDS Mikhail Lesin era stato inviato negli Stati Uniti dal Presidente Putin come suo collegamento personale con i massimi  funzionari di intelligence del regime Obama per trattare delle “circostanze e dei fatti” che circondano l’abbattimento da parte di IS del volo 9268 in Egitto.

martedì 27 ottobre 2015

Arrestato in Iraq un colonello delle forze israeliane che comandava i terroristi dell’ISIS








Secondo le informazioni trasmesse da un comandante delle Forze di Mobilitazione Popolari dell’Iraq (quelle che combattono assieme all’Esercito Iracheno),  le stesse forze popolari irachene hanno preso priogioniero un colonello israeliano che aveva partecipato alle operazioni terroriste dello Stato Islamico.

 Come ha segnalato il comandante: “Il nome del colonello israeliano è Yusi Oulen Shahak il quale occupa il posto di colonello nella “Brigata Golani” dell’esercto israelinao, con il codice di sicurezza militare n.: Re34356578765az231434”.

venerdì 9 ottobre 2015

Inizia la resa dei conti per i terroristi takfiri dell'isis. Putin ordina: catturate vivi o morti i miliziani ceceni




Inizia la resa dei conti per i terroristi takfiri appoggiati da USA ,sauditi e turchi. L’Esercito siriano ha  lanciato  una offensiva su larga scala con l’obiettivo di liberare le zone del paese che ancora si trovano sotto il controllo dei gruppi terroristi. L’offensiva, preceduta da intensissimo fuoco di artiglieria con batterie di vario calibro e con   razzi del sistema Gral,  sta spianando le posizioni dei terroristi per preparare il terreno alle fanterie d’assalto ed ai reparti corazzati forniti dei nuovi carri russi T90 ed i mezzi blindati.