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martedì 15 maggio 2018

Massacro dei manifestanti palestinesi disarmati nella striscia di Gaza




AGGIORNAMENTO 2: 43 palestinesi sono stati uccisi, oltre 1.700 sono stati feriti. L’Autorità Palestinese ha descritto la violenza avvenuta come un “terribile massacro” perpetrato “dalle forze dell’occupazione israeliana”. La stessa Autorità ha anche richiesto un immediato intervento internazionale per prevenire ulteriori  vittime.

43 manifestanti palestinesi disarmati sono stati uccisi e oltre 900 sono stati feriti dalle forze israeliane in vista dell’inaugurazione dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme, ha riferito l’Ufficio  palestinese della Sanità il 14 maggio.

Oltre 35.000 persone si sono raccolte nella zona della striscia e stanno protestando contro il muro di confine, secondo la parte israeliana.


mercoledì 27 dicembre 2017

Gli USA minacciano sanzioni contro quasi tutto il mondo per chi non vota a favore di Gerusalemme capitale



di  Peter Korzun

Il 21 dicembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha votato a stragrande maggioranza in favore di una risoluzione che invitava gli Stati Uniti a revocare la propria decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Un totale di 128 paesi hanno votato per la risoluzione, con nove paesi che hanno votato contro e 35 si sono astenuti. 21 nazioni non si sono presentate per il voto. Grandi alleati come Regno Unito, Francia, Germania e Giappone hanno votato a favore della risoluzione, sebbene alcuni alleati, come Australia e Canada, si siano astenuti.

Gli Stati Uniti erano l’unica potenza globale ad opporsi alla risoluzione.

mercoledì 3 febbraio 2016

La cospirazione sionista: la criminale ideologia Sionista-parte 3




di: Mauro Likar

parte 3


La Base dell’Ideologia Sionista.



L’Ideologia sionista, con il movimento che essa ha suscitato, si è data per missione di raccogliere, in Palestina, tutti gli Ebrei dispersi da duemila anni attraverso il mondo: gli Ebrei della Diaspora; di stabilire un territorio esclusivamente Ebraico, nella prospettiva di assicurare agli ebrei, tenuto conto delle persecuzioni di cui sono stati sovente vittime, una sicurezza definitiva. Benché preceduta da diverse iniziative, che avevano per scopo il ” Ri-appropriarsi” della Palestina, l’ideologia sionista non si è strutturata che alla fine del XIX secolo, con Théodore Herzl.


Essa si è sviluppata durante la prima metà del XX secolo, malgrado la prolungata opposizione della grande maggioranza degli Ebrei, e, con il favore della Seconda Guerra Mondiale, si è concretizzata con la creazione dello Stato di Israele in Palestina. Il Sionismo si fonda su due dati fondamentali e congiunti del Giudaismo: Un dato d’ordine Religioso: il Mito biblico della “Terra Promessa” ad un “Popolo Eletto”, e un Dato d’orine legale: la Legge che stabilisce la “razza ebraica”. A questi due dati conviene associare: Gli scritti xenofobi del giudaismo.

La cospirazione sionista: L’”ANTI-DIFAMATION-LEAGUE”, IL BRACCIO ARMATO DEL B’NAÏ B’RITH-parte 2




 


"Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare"  
(Voltaire)  

di: Mauro Likar 
parte 2

L’”ANTI-DIFAMATION-LEAGUE”: BRACCIO ARMATO DEL B’NAÏ B’RITH

L’A.D.L. è stata fondata dal “B’naï B’rith” nell’ottobre del 1913, con lo scopo dichiarato di lottare contro la diffamazione e la discriminazione che si sarebbero potute esercitare contro la comunità ebraica americana, a causa del ruolo delle loro Elites sioniste nella programmazione della Prima Guerra Mondiale, e del trionfo del Bolscevismo comunista in Russia. Molti Presidenti degli USA hanno ovviamente tessuto l’elogio dell’A.D.L. : Truman, Eisenhower, J. Kennedy, Johnson, Reagan. L’associazione scheda regolarmente, ogni anno, tutti coloro che hanno espresso delle opinioni non filo-israeliane, o anti ebraiche. In Italia, nell’estate 1993, il giornalista Maurizio Blondet è riuscito, clamorosamente, a rendere pubblico l’elenco dell’A.D.L.


lunedì 21 settembre 2015

L’Islanda: boicottiamo Israele, per l’Olocausto palestinese




Boicottare Israele, colpevole di genocidio contro i palestinesi. Per la prima volta in Europa, o meglio in tutto l’Occidente, la proposta è sul tavolo di un governo. Ed è appena stata approvata dalla capitale, Reykjavik, su iniziativa della consigliera comunale Björk Vilhelmsdóttir: bloccare l’importazione di tutti i prodotti israeliani (non soltanto i prodotti dei Territori Occupati, ma tutto ciò che proviene dallo Stato ebraico). «Cosa può spingere quest’isola remota, battuta dalle tempeste atlantiche e fisicamente lontana da tutto e tutti, a bandire i prodotti “made in Israel”?», si domanda Giulio Meotti sul “Foglio”. 

giovedì 10 settembre 2015

Nessuna critica per il muro dei sionisti loro padroni




di: Sebastiano Caputo

Sono mesi che i liberal di sinistra riuniti intorno al quotidiano La Repubblica criminalizzano il premier ungherese Viktor Orbán per aver avviato la costruzione del muro al confine con la Serbia con l’obiettivo di fermare i migranti che percorrono la rotta balcanica.