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mercoledì 13 gennaio 2021

Le elite del Forum Economico Mondiale temono le rivolte sociali

 


Quello che sempre hanno temuto, e  per questo da sempre hanno cercato di mantenere nella divisione, è  l'unità delle masse, organizzata coordinata e armata, che punta all'obbiettivo senza esitare senza pieta, come un branco di lupi in azione.

white wolf


Da Covid-19: the Great Reset, di Klaus Schwab e Thierry Malleret, Forum Publishing, pp. 65-68.

Uno dei pericoli più profondi a cui si va incontro nell’era post-pandemia è l’agitazione sociale. In alcuni casi estremi, potrebbe condurre alla disintegrazione della società e al collasso politico. Innumerevoli studi, articoli e avvertimenti contengono l’evidenziazione di questo particolare rischio, basato sull’ovvia osservazione che quando la gente non ha lavoro, non ha reddito e non ha prospettive per una vita migliore, spesso ricorre alla violenza. La citazione a seguire cattura l’essenza di questo problema. Si applica agli USA, ma le sue conclusioni sono valide per la maggior parte dei Paesi in giro per il mondo:

martedì 27 ottobre 2020

Il Governo dei burattini colto di sorpresa dalle rivolte popolari


di: Luciano Lago


Mai come in questa occasione si può affermare che “il Re è nudo” e l’improvvisa e giustificata insurrezione di grande parte della popolazione italiana contro i decreti del governo Conte/Speranza, con i fuochi di resistenza accesi in molte città dal nord, al centro ed al sud, lascia il Governo di Conte e soci come impietriti e confusi.

 
Lo scollamento dalla realtà di Conte, Speranza, Di Maio, Zingaretti e soci è divenuto evidente in occasione di questa rivolta che i signori del Palazzo non si aspettavano in quanto, nella loro tracotanza, pensavano che scrivere decreti a ripetizione e proclamare vuote promesse di “aiuti e ristori” fosse sufficiente per calmare e tacitare le masse di lavoratori della ristorazione, delle palestre e dello spettacolo.


Un imperdonabile errore di sottovalutazione che si ritorce contro di chi pensava di poter nascondere la propria incompetenza e incapacità con molte “chiacchiere e distintivo” (quello del PD in primis).

lunedì 25 novembre 2019

Parigi è zona di guerra ma i media di regime lo nascondono



Le scene che si ripetono a Parigi sono quelle di una rivolta e di una città in preda alla guerriglia urbana, con la polizia incattivita che spara proiettili dall’effetto devastante e i dimostranti, i “gilet gialli” che rispondono tirando pietre e alzando barricate. 

martedì 3 ottobre 2017

Il passaggio al bosco è per coloro che non si arrendono







         Una nuova casa editrice lancia la sua sfida

di: Maurizio Rossi


“Il Ribelle deve possedere due qualità. Non si lascia imporre la legge da nessuna forma di potere superiore, né con i mezzi della propaganda, né con la forza. Il Ribelle inoltre è molto determinato a difendersi non soltanto usando tecniche e idee del suo tempo, ma anche mantenendo vivo il contatto con quei poteri che, superiori alle forze temporali, non si esauriscono mai in puro movimento.”
(Ernst Jünger)

Ribellarsi contro questo tempo malato che produce soltanto distruzione attraverso il paravento di presunte libertà individuali, così egoistiche da non aver bisogno di radici. Ribellarsi contro la cristallizzazione nella vita e nel pensiero della desertificazione borghese spacciata come una ordinata, logica e inevitabile assuefazione ai meccanismi dell’omologazione mondialista; in un mondo borghese apparentemente ancora in buona salute per i conformismi che ancora riesce a catalizzare, ma che già manifesta i sintomi di un cadavere in putrefazione i cui miasmi stanno avvelenando il respiro.

mercoledì 23 novembre 2016

I popoli cominciano a ribellarsi contro le elite globaliste


Da una serie di avvenimenti intercorsi di recente, sembra che gli equilibri mondiali stiamo vivendo una periodo di transizione, una fase storica in cui i parametri stabiliti dalla elite di potere mondiale, quella che si riunisce periodicamente nei Clubs esclusivi quali la Trilateral Commission, il Club di Bilderberg, i Council of Foreign Relations, Aspen Insitute, ERT (European Round Table) ed altri organismi consimili, siano fortemente minaccati da una cambiamento di assetto che si sta verificando a vari livelli.

mercoledì 29 giugno 2016

Francia: Il governo di occupazione si prepara a decretare lo Stato d’assedio ed a sospendere i diritti dei cittadini




Puntando il dito sull’ultra destra francese, il capo dei servizi segreti di Francia, Patrick Calvar, ha avvertito sul rischio di una “guerra civile” nel Paese. Un’espressione che non era mai stata utilizzata fino ad oggi, riferisce l’Express, ma che il direttore del Dgsi ha ripetuto davanti alla Commissione d’inchiesta parlamentare sugli attentati del 13 novembre a Parigi.

giovedì 16 giugno 2016

L’Europa sta esplodendo, fra Brexit e rivolte. l'elite usa la solita strategia della tensione per addomesticare i popoli



di:  Mauro Bottarelli

Mentre mercati e istituzioni politiche si godono l’alibi del Brexit per giustificare quanto sta accadendo sugli indici del Vecchio Continente (leggi banche italiane e spagnole alla frutta), i manovratori stanno già lavorando al tassello di destabilizzazione successivo. Ad oggi, fonte un sondaggio commissionato da un grosso hedge fund londinese, il Bremain è al 52% e il Brexit al 48%: si tratta di rilevazioni di flussi cominciate a marzo e con cadenza ogni quindici giorni e domenica prossima verrà resa nota l’ultima, prima del periodo di embargo. Insomma, i giornali hanno tentato la mossa austriaca del panico da salto nel buio quando hanno parlato di 55% a 45% per il Brexit (The Independent) e addirittura uno scarto di 19% punti annunciato da Opinium domenica.

lunedì 15 febbraio 2016

Grecia: scontri disordini, caos e manifestazioni in tutte le città




La polizia greca si è scontrata violentemente con centinaia di agricoltori che manifestavano ad Atene contro la riforma delle pensioni che il Governo sta negoziando con gli organismi finanziari internazionali
 
Alcune centinaia di agricoltori si sono radunati oggi nella capitale greca per una manifestazione di protesta contro che durerà due giorni contro la riforma delle pensioni e le misure di austerità annunciate dal Governo.


mercoledì 24 giugno 2015

Identificare il nemico per un pensiero ribelle - verso un nuovo comunitarismo





RIBELLI !

Lo scopo di questo intervento è quello di contribuire ad animare un pensiero ribelle, in un tempo senz’anima, senza pensiero, senza indignazioni che non siano mero baccano. Animare – e progettare – per essere i primi di domani.

Concretizzare idee nel senso intuito da Drieu La Rochelle (intellettuale è colui che è oggi dove gli altri saranno domani) ed in quello descritto da Karl Marx nell’XI Tesi su Feuerbach: “Finora i filosofi hanno cercato di capire il mondo, ora bisogna cambiarlo!” Capire,  e cambiare. Rovesciare un mondo rovesciato.