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lunedì 25 maggio 2015

Macedonia: una nuova falsa rivoluzione




La Rivoluzione Francese.
 

Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che chiamate la Grande Rivoluzione; ebbene, tutti i segreti della sua preparazione organica ci sono ben noti, essendo opera delle nostre mani. Da allora in poi abbiamo fatto subire alle nazioni una delusione dopo l'altra, cosicché esse dovranno persino rinnegarci, in favore del Re Despota, uscito dal sangue di Sion, che stiamo preparando al mondo.


Protocollo III; protocolli dei savi anziani di sion




di: Paul Craig Roberts

Durante la Guerra Fredda, Washington era preoccupata dalla possibilità che i comunisti fomentassero manifestazioni di piazza e le trasformassero in rivoluzioni, dopo aver preparato politici appositi da insediare in nuovi governi e facendo così espandere l’impero sovietico. Oggi questo è esattamente ciò che fa Washington. Di recente siamo stati testimoni di questa operazione in Ucraina, e ora il tutto sembra essere in corso in Macedonia.


Il National Endowment for Democracy venne istituito nel 1983, con lo scopo ufficiale di promuovere la democrazia al di fuori degli Stati Uniti. Il suo vero scopo tuttavia era di creare dissenso nell’Europa orientale sovietica. Oggi il NED usa il denaro del contribuente americano per rovesciare i governi non allineati con Washington.


Il NED finanzia organizzazioni non governative (ONG) nei paesi che Washington prende di mira per la destabilizzazione politica, ONG che operano sotto la copertura dell’ “educazione alla democrazia” e dei “diritti umani”. Tali ONG formano squadre composte da studenti idealisti e politici scontenti, e poi le scaglia contro il governo in carica, del quale Washington desidera ridimensionare l’indipendenza. Gli studenti idealisti sono solo dei gonzi e i politici scontenti cercano solo il potere, per ottenere il quale sono disposti a servire Washington.
















Secondo l’assistente segretario di stato Victoria Nuland, Washington ha speso in Ucraina 5 miliardi di dollari per preparare i politici e creare ONG da usare come quinta colonna. Quando il presidente ucraino Viktor Yanukovich rifiutò di allineare il suo paese agli interessi di Washington, questa scatenò le sue quinte colonne e il governo Yanukovich venne rovesciato con la violenza. Nonostante i discorsi di Washington sulla democrazia, il fatto che il governo Yanukovich fosse stato eletto democraticamente e che mancassero solo pochi mesi a nuove elezioni non impedì a Washington di deporre Yanukovich.
Ora la stessa sorte sembra in cantiere per Armenia, Azerbaijan, Kyrgystan e Macedonia. La maggioranza degli americani non sa nemmeno dove si trovano questi luoghi. Armenia e Azerbaijan sono ad est del Mar Caspio ed erano province dell’Unione Sovietica. Il Kyrgystan è un’ex-provincia sovietica che confina con la Cina. La Macedonia, luogo natale di Alessandro il Grande, fa parte della Grecia settentrionale, ma nel 20° secolo alcune sue porzioni vennero annesse a Bulgaria, Serbia e Albania, per poi diventare province della Yugoslavia. Quando Washington distrusse la Yugoslavia, la Macedonia diventò una repubblica indipendente di due milioni di abitanti. Essa non ha sbocco al mare, essendo circondata a sud dalla Grecia, a est dalla Bulgaria, a ovest dall’Albania e a nord dalla Serbia e dal Kosovo creato da Washington.

Perché a Washington interessa controllare la Macedonia?
Il governo macedone si è rifiutato di partecipare alle sanzioni volute da Washington contro la Russia, e supporta il gasdotto russo-turco Turkish Stream, che trasporterà il gas naturale in Europa attraverso la Turchia e il confine greco.
La Grecia è sotto saccheggio da parte dell’Unione Europea, del FMI e delle banche tedesche e olandesi. Di conseguenza sta venendo spinta in mano russa, poiché il supporto russo è l’unica alternativa all’opprimente austerità cui l’UE sta costringendo il popolo greco. La Macedonia è situata tra la Grecia e la Serbia, paese che non ama Washington o l’UE a causa dello smembramento operato dall’aggressione USA-NATO. Washington teme che il flusso di energia russa, sulla quale non ha controllo, raggiunga i suoi stati vassalli attraverso gli alleati russi in Europa.


Se Washington riuscisse a conquistare la Macedonia, potrebbe piazzarsi tra la Grecia e la Serbia e forse convincere la Grecia a supportare il gasdotto voluto da Washington, che rifornirebbe l’Europa dall’Azerbaijan, riducendo così l’influenza russa sull’Europa.
 
In Macedonia è presente una minoranza albanese. L’Albania è uno stato vassallo di Washington e membro NATO. Washington si è allineata con i dissidenti albanesi, per le strade ci sono manifestazioni, il governo macedone viene accusato di corruzione com’era stata fatto con quello ucraino, e il dipartimento di stato statunitense sta esprimendo la sua preoccupazione sulla crisi politica macedone orchestrata da Washington stessa.


Washington non fa che parlare di democrazia e diritti umani ma non rispetta né l’una né gli altri. Usa queste parole per denunciarne l’assenza nei governi che intende rovesciare.




 
Il governo russo comprende l’evolversi della situazione. Resta da vedere se, dopo essere rimasto in disparte mentre il governo ucraino veniva deposto, abbia imparato la lezione.
Da un punto di vista americano, in contrasto con quello di Washington, la domanda è se la ricerca spericolata dell’egemonia statunitense valga il rischio di una guerra contro la Russia e la Cina. I neo-con, che hanno una presa di ferro sulla politica estera statunitense, credono che l’egemonia valga qualsiasi rischio. Ma gli americani? Da una manciata di neo-con che spadroneggiano per il mondo, riceveranno abbastanza piacere indiretto da accettare il rischio di guerra nucleare?


L’aggressione pura che Washington sta esibendo contro la Russia non dovrebbe mettere in allarme solo il popolo americano, ma il mondo intero. La guerra è in preparazione. Guerra contro la Russia significa anche guerra alla Cina. E questa non è una guerra che Washington, i suoi vassalli o la vita umana possano vincere.




Fonte: Paul Craig Roberts
 


Traduzione: Anacronista


fonte articolo:controinformazione.info








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