Pagine

lunedì 25 gennaio 2016

Svegliati dall’incubo occidentalista Italia!



di: Paolo Sizzi

Il troppo benessere (finto benessere egoista e consumistico NDR) genera l’ozio e l’ozio, come si sa, è il padre di tutti i vizi. Quando c’è troppo “buon tempo” la pancia piena porta ai capricci, alle intemperanze, a pretese assurde che non stanno né in cielo né in terra, e a quelle sfide contro l’Identità e la Tradizione che sono tipiche dell’Occidente opulento e pervertito dalle moderne intossicazioni materialistiche e consumistiche.


Nascono così, e vengono abilmente fomentati da chi ci guadagna, i finti bisogni contemporanei, tra cui quello di dover sposare due persone omosessuali che per giunta hanno pure l’inconcepibile fregola di adottare figli, magari sfornati da qualche donna in cerca di soldi e notorietà. Siamo alla macelleria e al mercato della vita umana: piegare ciò che è naturale e tradizionale, normale nel senso più salutare del termine, ai capricci di personaggi che non sono altro che strumenti del mondialismo, dell’agenda occidentalista tutta anarchia, sovversione, distruzione di consolidati valori retaggio della Civiltà europea.





Badate bene: il mio non è un attacco all’omosessuale (anche se, francamente, ritengo che l’omosessualità sia una sorta di sofferenza, di disagio nato in famiglie sconquassate, e prive di solide figure genitoriali), ed è comunque il caso di distinguere tra l’omosessualità e la persona omosessuale visto che, tra l’altro, la prima è sovente solleticata dalla temperie culturale relativista, bensì un attacco a chi vuole usare e strumentalizzare gli omosessuali per i propri fini propagandistici; sì, un po’ come quando la laicità in nome del pluralismo non viene promossa dalle minoranze ma da chi le sfrutta per i propri comodi elettorali.

L’omosessuale, in Italia e in Europa, è (come può vedere chiunque) libero di fare ciò che vuole, nessuno lo discrimina o lo costringe a fare cose che non vuole, e questo anche perché esistono delle influenti lobby che martellano l’opinione pubblica con i presunti bisogni di chi non è attratto da persone del sesso opposto e con la persecuzione (?) di cui esso sarebbe oggetto. Altra cosa è però l’assurda pretesa di voler parificare quelle che non sono altro che mode contemporanee a ciò che manda avanti il mondo dalla notte dei tempi, e quindi alla famiglia tradizionale, che è frutto dell’ordine naturale delle cose.

Non può esistere che un rapporto tra due omosessuali o due lesbiche venga messo sullo stesso piano di una coppia eterosessuale, sposata e con figli, che costituisce dunque la cellula base di ogni società forte e sana; anche solo da un punto di vista etimologico il matrimonio non è matrimonio se unisce due uomini o due donne. Diventa piuttosto mercimonio. Figuriamoci se si trattasse poi di affidare a costoro degli innocenti, dei bambini che hanno il diritto ad avere un padre e una madre, hanno il diritto ad avere quella normalità che tutti i bambini dovrebbero avere.

La mia condanna investe anche la manipolazione genetica e il resto delle porcherie da laboratorio che riducono la vita umana ad un capriccio, come se si fosse al supermercato o si trattasse di ordinare una portata al ristorante, e il frutto dell’amore tra due persone eterosessuali (dal concepimento alla nascita) ad un giocattolo che può essere comprato da tizi che, mentre cianciano di loro strampalati “diritti civili”, calpestano i veri diritti del bambino, e prima ancora della vita umana che si sta formando nel grembo di una donna e che da esso vede la luce.




Dobbiamo capire, amici, che queste assurdità non sono naturalezza, normalità, ordine (e dunque virtù e benessere) ma aberrazioni moderniste nate da una società relativista e malata che è la stessa che poi si fa mettere sotto dalle invasioni immigrate, dal terrorismo islamista, dalla colonizzazione americana del nostro Continente; va tutto di pari passo con il decadimento e la vecchiezza dell’Europa, un’Europa che invece di investire sulla famiglia, sul lavoro, sulla sicurezza, sulla sovranità delle sue nazioni preferisce assimilare allogeni, assecondare capricci delle minoranze e inventare nuovi bisogni di cui non se ne sentiva alcuna necessità. E chi ci guadagna in tutto questo? Veramente gli omosessuali, la cui mente viene farcita di castronerie propagandistiche? Ovviamente no, ci guadagnano i fedeli servitori del sistema, e chi questo sistema lo capeggia, ossia gli stessi che vogliono un mondo unipolare a guida americana. Capitalismo e imperialismo occidentale, insomma, ciò che non solo bombe e occupazioni militari ma pure gay pride e aride americanate consumistiche impiega per tenere sotto scacco le sorti dei popoli della Terra.

A questo proposito, peraltro, come non avvertire un certo prurito a mani e piedi quando ci si trova nei pressi del povero pappagallo di turno che ti viene a dire: “L’Italia è indietro, è il fanalino di coda dei diritti (?), non è al passo coi tempi, deve imparare dai Paesi civili”? Ne abbiamo visti parecchi di pappagalli variopinti, ieri, burattini nelle mani del sistema e della dittatura del pensiero unico all’americana che sfilano come automi per reclamare cose che non hanno né capo né coda, spacciando l’Italia per terzo mondo e in sostanza dunque vendendo il proprio orgoglio patrio al forestiero perché così vuole la globalizzazione dell’idiozia targata Obama, o comunque Stati Uniti. L’Italia, da faro di civiltà per l’Europa e il mondo intero, secondo lorsignori dovrebbe inginocchiarsi davanti ad entità come quella americana (notoriamente non una cima in materia di cultura, storia, patrimonio artistico) per leccarne i piedi implorando che le introietti nel cranio le sovversive idee anti-tradizionali e antinazionali che tanto eccitano la pletora di utili idioti bardati di cenci arcobalenati e armati di patetici slogan frutto della confusione tra Libertà e liberalismo/libertarismo/liberismo. “In tutta l’Europa occidentale gli omosessuali si sposano e possono adottare figli”: e ‘sto grandissimo paio di orobici maroni? Scusate il francesismo. Io, Italiano, figlio di Roma e dell’impareggiabile cultura italico-romana dovrei ridurmi a scimmiottare quel che fanno in altri Paesi?

La Libertà, care teste vuote, non è fare ciò che si vuole ma fare il bene della propria Comunità etnica e nazionale, della maggioranza, al di fuori di cui l’individuo si nullifica e diventa nient’altro che uno strumento di anarchia nelle mani di chi vuole gettare i nostri Paesi nel caos più totale, per poi giungere e sottomettere tutti al pensiero unico, al mondialismo, al dispotismo “illuminato” che ruota tutto attorno ad una sola, nefanda, divinità infernale (proprio nel senso del basso ventre): il dio denaro.

Davanti a queste parole, chissà quanti lib-dem mi taccerebbero di becero provincialismo. Il vero provincialismo, invece, io lo ravviso nell’atteggiamento autolesionistico di quegli Italiani che si vergognano di essere tali per copiare ogni singola deiezione sfornata dall’estero, come se tutto quello che provenisse dall’Atlantico fosse buona cosa e non piuttosto un modo per colonizzare le nostre menti e le nostre coscienze che sono già sotto occupazione dal 1945.

Svegliati Italia, sì: svegliati dall’incubo occidentalista e riprendi in mano il tuo destino, per onorare il glorioso passato che la Storia ti ha donato. In linea con una Natura sovrana che non conosce i perversi giochini del politicamente corretto, e che solo nella Ragione (e non nell’isteria) trova il valido alleato per mettere ordine nel mondo sconvolto dai miti dell’uguaglianza e dal distruttore imperialismo relativista.


Ave Italia!




Nessun commento:

Posta un commento