Pagine

Visualizzazione post con etichetta egemonia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta egemonia. Mostra tutti i post

giovedì 2 aprile 2015

La fine dell'URSS e George Soros che vuole l'ucrainizzazione dell'Europa










di: Gianni Petrosillo


In una delle sue solite interviste schiette ma non per questo meno sconsiderate, il magnate della finanza americana, George Soros, ribadisce un concetto esplicativo di una certa visione geostrategica dominante al di là dell’oceano, già espresso in altre sedi internazionali, che a molti potrà sembrare strampalato ma che segnala la pericolosità di alcune iniziative dell’establishment Usa nel Vecchio Continente: “…c’è una nuova Ucraina determinata a diventare più simile a come la Ue dovrebbe essere”. Badate bene, Soros non dice che c’è una Ucraina che vuole uniformarsi all

lunedì 28 aprile 2014

I BANCHIERI DELLA CABALA GLOBALISTA,E LA LORO INFLUENZA OCCULTA SUL MONDO
















Il controllo degli Stati Uniti, e della politica globale, da parte delle famiglie più ricche del pianeta,  viene esercitato in maniera profonda, assoluta e clandestina. Questo controllo ha avuto inizio in Europa e ha una continuità che può essere fatta risalire al tempo in cui i banchieri hanno scoperto che era più redditizio fare prestiti ai governi che a singoli individui bisognosi.
 
Queste famiglie di banchieri e i loro beneficiari asserviti sono arrivati a possedere  le imprese più importanti, nel corso di due secoli, durante i quali si sono, segretamente e in maniera crescente, organizzati come  controllori dei governi di tutto il mondo e come arbitri della guerra e della pace.
Se non capiremo questo non saremo in grado di comprendere le vere ragioni per le due guerre mondiali e l’imminente Terza Guerra Mondiale [articolo del 2011, ndr] , una guerra che quasi certamente inizierà come conseguenza del tentativo americano di conquistare e controllare  l’Asia centrale. L’unica via di uscita per gli Stati Uniti è fare marcia indietro – cosa che i popoli degli Stati Uniti e del mondo vogliono, ma l’elite no.


venerdì 21 marzo 2014

Quando l’élite bypassa la democrazia




Il nostro tempo può definirsi post-democratico, ora che la stessa democrazia ha definitivamente abbandonato l'idea secondo cui per sopravvivere essa debba possedere, o per lo meno creare, un consenso popolare. All'élite d'Occidente questo consenso non serve più. L'autodeterminazione dei popoli - legati a doppio filo con l'alta finanza che quota gli interessi delle grandi imprese strategiche in borsa - si gioca a colpi di spread e di sanzioni economiche. La politica, oggi, si fa in economia. La politica la fa l'economia. 

 

 

 “La potenza del Capitale è tutto, la borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, per pupazzi”.

Lenin