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giovedì 13 febbraio 2020

L'Italia una colonia USA con 120 basi nemiche nel suo territorio



 di: Annarita Curcio    

Lo scorso 3 gennaio, nei pressi dell’Aeroporto Internazionale di Baghdad, il generale iraniano Qasem Soleimani cade vittima di un attentato voluto dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di concerto col Pentagono e apparati del cosiddetto Deep State americano. Muore così il secondo uomo più importante di Teheran, colui che nella guerra civile siriana e per contenere l’avanzata dell’ISIS in Iraq ha guidato la Forza Quds a sostegno di Bashar al-Assad.

In tutta risposta, la Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, proclama tre giorni di lutto nazionale, definendo Soleimani un martire (shahid) e conferendogli, post-mortem, il grado di Tenente Generale. Immediatamente si diffonde la preoccupazione che l’evento possa cambiare gli equilibri geopolitici del Medio Oriente mentre in Italia circola la notizia secondo cui il drone che avrebbe colpito l’auto su cui viaggiava il generale iraniano sarebbe partito dalla base aerea di Sigonella in Sicilia. Notizia poi smentita dal Ministero della Difesa e dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

venerdì 17 gennaio 2020

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Pompeo: pronti ad “attaccare la Russia” come con l’Iran



Il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione inaspettata secondo cui Washington è pronta ad “attaccare” la Russia nello stesso modo in cui ha fatto con l’Iran quando il generale Qasem Soleimani è stato ucciso. «L’omicidio di Suleimani è un esempio di una nuova strategia americana per scoraggiare gli avversari. 
   
La strategia di “vera deterrenza” – che si applica anche a Russia e Cina – ha dichiarato Pompeo, contraddicendo l’affermazione precedente di Trump secondo cui il generale sarebbe stato ucciso a causa di una minaccia imminente.

martedì 7 gennaio 2020

L'assasinio del generale Suleimani da parte degli USA per conto di Israele




nota personale:

Onore al grande generale Kassem Suleimani, un grande guerriero che si è battuto fino alla morte per  il suo popolo e la sua nazione,  un giusto tra i giusti assasinato da criminali e vili, con una azione da vigliacchi quali sono. Gli esiti di questi atti criminali sono incerti ma certamente l'usura internazionale e tutti i loro fedeli vogliono la guerra contro l'Iran, dove manderanno il loro golem americano a morire ed a restare mutilati; naturalmente lo scenario è attualmente indecifrabile e pericoloso, la Russia e la Cina non permetteranno mai che l'iran cada sotto occupazione delle forze del male per diversi motivi sopratutto geopolitici, sanno che riserveranno poi la stessa fine alle loro nazioni.

lunedì 29 aprile 2019

Iran e Russia attuano esercitazioni navali congiunte come Segnale per Washington



BEIRUT, LIBANO – Le forze navali di Iran e Russia si stanno preparando a tenere esercitazioni congiunte nelle acque del Golfo Persico, secondo quanto riportato dall’agenzia Mehr News .
Citando il comandante della marina iraniana, Rear Admiral Hossein Khanzadi, l’agenzia Mehr News ha riferito che le esercitazioni navali congiunte si svolgeranno nelle acque meridionali dell’Iran.

martedì 23 aprile 2019

Il potere sionista che governa Washington prepara la guerra con l’Iran



di: Luciano Lago

Come si poteva prevedere, tutti i nodi della politica aggressiva dell’Amministrazione Trump stanno arrivando al pettine. I neoconservatori a Washington sono decisi a scatenare il quello che sarà il prossimo disastro militare dell’America, un disastro che potrebbe essere peggiore di quello provocato dalla guerra in Iraq.

lunedì 7 maggio 2018

Putin annuncia la costituzione della “Stavka”, il Consiglio di Guerra




di: Luciano Lago

Mentre in Occidente cresce l’ostilità contro la Russia e si predispongono nuove provocazioni dopo quelle degli Skripal ( Salibury) ed il finto attacco chimico orchestrato a Douma, in Siria, i russi si predispongono a reagire colpo su colpo con una strategia che prevede una risposta devastante delle forze russe, qualora gli USA ed i loro alleati debbano superare quelle che sono le “linee rosse” di Mosca .

mercoledì 14 febbraio 2018

L’Iran sotto la mira della dinastia Rothshild








"Sopra le rovine di una Aristocrazia naturale ed ereditaria, costruimmo una nostra aristocrazia a base plutocratica".



di:  Pete Papaherakles

I Rothschild vogliono avere le quote  delle banche dell’Iran.
 


Riuscire a ottenere il controllo della Banca Centrale della Repubblica Islamica dell’Iran ( CBI ) è una delle ragioni principali per cui l’Iran viene preso di mira dalle potenze occidentali e israeliane? Mentre le tensioni si stanno accumulando nella regione per una guerra impensabile con l’Iran, vale la pena esplorare il sistema bancario iraniano rispetto alle sue controparti statunitensi, britanniche e israeliane.

martedì 2 gennaio 2018

Cominciano le “fake news” dei media atlantisti sugli avvenimenti in Iran



Pur di dimostrare che in Iran sia in atto una “rivolta spontanea”, i media occidentali, esperti nella manipolazione delle notizie, stanno facendo gli straordinari per diffondere false immagini riprese da fotogrammi di altre manifestazioni e indicarle come “immagini della rivolta” in Iran.

martedì 14 novembre 2017

La resistenza della Siria manda in frantumi la “Strategia del Caos”. La Sconfitta dell’Imperialismo USA-Sion




di: Luciano Lago

Le ultime vicende avvenute sul campo di battaglia in Siria, con l’annientamento ormai definitivo dei gruppi terroristi armati ed appoggiati da USA ed Arabia Saudita, hanno lasciato allo scoperto la sconfitta dei patrocinatori del terrorismo islamista e soprattutto il fallimento del piano di smembramento della Siria (piano di balcanizzazione) concepito dagli strateghi di USA e di Israele già diversi anni prima, in funzione degli interessi di Israele e dell’egemonia USA sul Medio Oriente.

mercoledì 4 ottobre 2017

Neocon e lobby sioniste vogliono la guerra con l’Iran





di: Paul Craig Roberts

Ho tenuto di recente un discorso ad una conferenza sul partito della guerra in America. Alla fine della discussione un signore anziano è venuto da me e mi ha chiesto: “Perché nessuno ha menzionato l’argomento più scottante? Nessuno ha parlato di Israele durante la conferenza, e sappiamo tutti che gli ebrei americani con i loro soldi e il loro potere stanno supportando tutte le guerre nel Medio Oriente per Netanyahu. Non dovremmo iniziare a nominarli e a chiedere loro conto di questo?”

Era una domanda conbinata con un commento che avevo sentito molte volte, e la risposta era sempre la stessa: qualunque organizzazione che intendesse essere ascoltata sulla politica estera sapeva che toccare Israele garantiva una via sicura per essere messa sotto silenzio. I gruppi sionisti ed i donatori individuali plurimilionari non solo controllano i politici, ma dispongono dei mezzi di informazione e delle industrie dello spettacolo; il che significa che nessuno ne avrebbe sentito parlare. Questi gruppi sono particolarmente sensibili al tema della cosiddetta “doppia lealtà”, anche se questa espressione è piuttosto truffaldina in quanto alcuni di loro hanno lealtà solo per Israele.

giovedì 4 febbraio 2016

I terroristi dell'isis scappano in Turchia di fronte all’offensiva dell’ Esercito siriano e cercano un “passaggio” per l’Europa


Centinaia di terroristi takfiri sono in fuga dalle province di Aleppo e di Latakia a causa della rapida avanzata dell’Esercito siriano, che ha conquistato nelle ultime ore varie località del nord ed ha tagliato le vie di rifornimento dei gruppi armati che utilizzano le vie di collegamento con la  Turchia.

I terorristi inoltre hanno subito forti perdite per l’avanzata delle forze dell’Esercito siriano nella parte nord della provincia di Aleppo. Decine di miliziani sono morti e molti altri sono rimasti feriti nei combattimenti con i soldati siriani ed i loro alleati (Hezbollah e reparti iraniani) che hanno portato a compimento diversi attacchi questa settimana.

Una delle cause di questa fuga in massa verso la Turchia è stata il fatto che l’Esercito sta tagliando le vie di rifornimento ed anche di fuga, per i terorristi jihadisti dei vari gruppi. Lo scorso Martedì, l’Esercito siriano ha annunciato che era stato bloccato uno dei  principali percorsi utilizzati dai terorristi, che si trova al sud di Ratyan, una località presa di recente dai soldati siriani nel nord est della provincia.